“Edamus, Bibamus, Gaudeamus.”
Eccoli ergersi, come isole sperdute nella vastita’ della pianura Padana, improvvisamente, quasi a voler interrompere la monotonia del territorio circostante. Ed e’ proprio cosi’ che nascono i Colli Euganei: durante l’Eocene, cui ha fatto seguito l’Oligocene, diverse eruzioni sottomarine, con effusione di lava basaltica, hanno dato origine a magmi viscosi, che solidificandosi e stratificandosi hanno condotto alla formazione di depositi di trachite, da cui hanno avuto origine i Colli Euganei. L’ 80% della superficie del Parco Colli e’ terra coltivata: la vite, gia’ conosciuta nell’eta’ del ferro, e l’olivo, presente sin dall’epoca romana, sono le piante tipiche dei Colli Euganei. Tra gli ambienti dominanti nell’ambito del patrimonio vegetativo dei Colli Euganei, riconosciamo una fitta macchia mediterranea, collocata principalmente sulle aree esposte al sud, particolarmente aride. E’ ricco di piante e arbusti tipici dei territori mitigati dall’influenza del mare, quali Erica, Corbezzolo, Ginestra, Leccio.
Come per la macchia mediterranea, anche i boschi di Quercia prediligono le zone esposte al sud, baciate dal sole, aride e dove la profondita’ del suolo si mantiene a livelli moderati. Al contrario i boschi di Castagni tendono a concentrarsi nei territori che si affacciano a settentrione, caratterizzati da un elevato tasso di umidita’ e dove la profondita’ del suolo raggiunge livelli piu’ elevati. I Colli Euganei sono noti, oltre che per le intrinseche bellezze naturalistiche, per le straordinarie proprieta’ curative delle loro sorgenti termali. Gli studi scientifici realizzati sulle acque termali dei Colli Euganei, hanno escluso l’origine vulcanica delle stesse, mentre hanno confermato la loro natura meteorica, secondo cui sarebbero le acque piovane che, attraverso un lungo percorso nel sottosuolo, si arricchiscono di sali minerali e componenti radioattive che le rendono poi utilizzabili a scopo preventivo, terapeutico e riabilitativo.